L'intervista si colloca all'interno del percorso di riflessione sul “lavoro di cura in famiglia: familiari, badanti ed ” che abbiamo avviato con la precedente intervista a Chiara Alemani

, lavora a Modena per la cooperativa sociale Aliante in un servizio di raccordo tra le famiglie che necessitano di un'assistente domiciliare (badante) e le lavoratrici che prestano questo tipo di assistenza. Inoltre, è attiva in Social Point un servizio che promuove l'inclusione sociale fra utenti del servizio di salute mentale. E' appassionata di ricerca sociale e ha approfondito la metodologia della socioanalisi narrativa.

Nel 2020 ha pubblicato “Mi devi credere!” (ed Sensibili alle Foglie) un'esperienza di socioanalisi narrativa condotta con un gruppo di badanti, raccogliendo e valorizzando il racconto orale delle protagoniste.

Mentre Chiara Alemani ha affrontato la complessità della relazione a tre che si viene a creare a partire dalle aspettative delle datrici di lavoro. , invece, concentra il suo sguardo più verso i diversi aspetti che compongono il lavoro di assistente familiare, mettendo in luce alcune asimmetrie, contraddizioni, problemi che lo caratterizzano. E lo fa dando voce proprio alle protagoniste che attraverso la possibilità di esprimersi, confrontarsi, rileggersi in gruppo durante un anno di incontri hanno preso maggior consapevolezza di sé, del valore del loro lavoro e della necessità di esprimersi come persone oltre che come lavoratrici.

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