La Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le , istituita dall'Onu con la risoluzione 54/134 del 17 dicembre 1999, ha messo l'accento sul fatto che la violenza contro le é una violazione dei umani ed é una conseguenza delle persistenti disuguaglianze tra uomo e donna e della discriminazione esercitata nei confronti delle da molteplici punti di vista.

La violenza contro e ragazze, ribadisce l'ONU, è una delle violazione dei umani più diffusa, persistente e devastante oggi nel mondo, che rimane ampiamente non denunciata a causa di impunità, silenzi, stigma e vergogna. Si manifesta con diverse modalità a livello fisico, sessuale e psicologico che includono

  • la violenza da parte del partner (intimate partner violence) (percosse, psicologico, stupro coniugale, femminicidio);
  • violenza e molestie sessuali (stupro, atto sessuale forzato, avances sessuali indesiderate, sessuale nei bambini, matrimoni forzati, molestie per strada, stalking, moleste via internet);
  • traffico di essere umani (schiavitù, sfruttamento sessuale);
  • mutilazioni genitali femminili;
  • matrimoni tra bambini.

In modo ancora più chiaro, la Dichiarazione dell'eliminazione della violenza contro le , emanata dalla Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1993, definisce la violenza contro le donne “ogni azione di violenza basata sul genere che produce, o rischia di produrre, un danno fisico, sessuale o psicologico o una sofferenza alle donne, incluse le minacce di tali azioni, coercizione o deprivazione arbitraria di libertà, nella vita pubblica o privata”.

Secondo recenti dati Istat in Italia una donna su tre ha subìto qualche forma di violenza nel corso della sua vita, in particolar modo nell'ambito familiare. La è un fenomeno strutturale e diffuso, ma ancora in gran parte sommerso: solo il 12% delle violenze è denunciato.

Nel periodo dell'emergenza Covid e del conseguente lockdown la situazione non è migliorata. Sempre secondo un'indagine Istat, il numero delle chiamate sia telefoniche sia via chat nel periodo compreso tra marzo e giugno 2020 è più che raddoppiato rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (+119,6%). La crescita delle richieste di aiuto tramite chat è quintuplicata. Il numero verde, durante il periodo di quarantena, ha fornito informazioni e consulenze rispondendo a necessità di aiuto eterogenee, fornendo numeri utili di sostegno sociale e psicologico. Un argomento ancora molto attuale, insomma.

Per celebrare la giornata del 25 novembre la Città metropolitana di Bologna ha organizzato il webinar Il cambiamento possibile. Donne e Uomini contro la violenza di genere“ , promosso dai Tavoli politici e tecnici di ambito metropolitano sul contrasto alla e la promozione delle pari opportunità. L'incontro si propone di sensibilizzare e in/formare gli operatori del settore e rappresenta un momento di confronto e riflessione, volto a diffondere approcci, metodologie, azioni ed interventi, rivolti agli uomini autori i violenza, messi in campo, a livello internazionale e locale, da soggetti pubblici e privati e la possibile relazione con altri soggetti della rete che si occupando di contrasto alla . L'iniziativa richiama l'obiettivo 5 dell'Agenda 2030: raggiungere l'uguaglianza di genere e l'autodeterminazione di tutte le donne e ragazze.

A Bologna e nel metropolitano sono numerose le iniziative organizzate per sensibilizzare i cittadini sul tema della e creare così le basi per un cambiamento profondo.
Tutte le iniziative sono raccolte in un calendario on line sul sito della Città metropolitana, dedicato alle Pari opportunità.

Tra le numerose dichiarazioni apparse in questi giorni sui principali canali di comunicazione, espressione di importanti associazioni scientifiche e culturali, proponiamo un documento elaborato dalla Federazione Europea delle Associazioni degli psicologi (EFPA) e dall'Associazione Europea di di Comunità (ECPA), che sottolinea in specifico il ruolo e le funzioni degli psicologici nelle situazioni di violenze sulle donne.

Leggi qui il documento.