In occasione della Giornata mondiale della salute, che si celebra ogni anno il 7 aprile, l' (Federazione Europea delle Associazioni di Psicologi*) ha pubblicato un documento in cui accoglie con soddisfazione la notizia dell'avvio del programma elaborato dalla Commissione Europea, EU4Health (l'Europa per la salute) (1), del valore di 5,1 miliardi di euro. Nello stesso tempo sottolinea con forza l'importanza di prendere in considerazione la , in modo che la salute comprenda anche la (EU4Health count 4Mental Health2). E lancia una proposta che ci piace qui riportare, insieme a tutto il documento e i numerosi riferimenti.

Le aree d'azione e le priorità sanitarie proposte (2), comprese la preparazione alle pandemie e la trasformazione dell'accessibilità dei sistemi sanitari, sono indubbiamente essenziali. Il benessere mentale dei cittadini europei, tuttavia, non deve essere dimenticato. Come ha chiarito l'Ufficio regionale per l'Europa dell'Organizzazione mondiale della sanità (3), i problemi di rappresentano il 19,5% del carico di malattia nella regione europea e il 26% nei paesi dell'Unione europea (UE). Circa il 50% delle depressioni maggiori non viene trattato. Il costo dei disturbi dell'umore e dell'ansia nell'UE è di circa 170 miliardi di euro all'anno. Eppure, l'immensa perdita economica è solo una delle conseguenze.

I problemi di compromettono anche la vita di un gran numero di persone che ne sono direttamente e indirettamente colpite. Questo crea situazioni problematiche per le famiglie, gli amici, nei contesti di lavoro e nelle in cui le persone vivono. La è quindi una preoccupazione per tutti i cittadini europei.

In seguito alla pandemia cresce il bisogno di aiuto per le persone con malattie mentali. La paura della malattia da , lo stress correlato alle restrizioni a lungo termine imposte a tutti, i traumi della malattia stessa e gli effetti a lungo termine del mettono in pericolo la salute mentale (4).

Per rispondere alle sfide di questa condizione problematica per la salute mentale pubblica occorre una combinazione di ulteriori ricerche e un monitoraggio dei bisogni di salute in ciascun paese membro; è necessario inoltre attivare strategie basate sull'evidenza per soddisfare i bisogni e un'assistenza sanitaria integrata che includa la promozione del benessere mentale.

Nel corso dello sviluppo del programma EU4Health, chiede:

  • che venga riconosciuta la necessità di finanziare programmi rivolti ai bisogni di salute mentale dei cittadini, specialmente ma non solo quelli legati alle implicazioni a lungo termine del . È necessario un approfondimento della ricerca ma già da ora sappiamo che i bisogni sono più diffusi tra i giovani e le persone in età lavorativa.
  • Un focus sulla prevenzione, per procedere nella “costruzione di un mondo più equo e più sano” (5), in linea con l'obiettivo n.10 “Ridurre le disuguaglianze” (6) del programma di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Affrontare questi problemi sociali richiede un focus sull'impatto dei determinanti sociali e comportamentali della salute (7). Tali determinanti, come la mancanza di accesso all'assistenza sanitaria, i comportamenti a rischio e le cattive condizioni di lavoro, sono fattori identificati in tutta Europa come aventi un impatto evidente sulla salute fisica e mentale. (8)
  • Un cambiamento nell'istruzione e nella formazione dei professionisti. Per ridurre le disuguaglianze di salute, è importante considerare le condizioni che contribuiscono alla cattiva salute delle persone (9). Gli operatori sanitari possono fare una differenza significativa nel promuovere l'equità nella salute. L'educazione dei professionisti dovrebbe includere la competenza nel riconoscere e incidere sui determinanti sociali della salute (10). Questo tema dovrebbe essere esteso alla formazione degli psicologi, degli altri professionisti della salute mentale e del servizio sociale. Affrontare i determinanti sociali di salute e l'inclusione sociale, richiede una conoscenza approfondita e strumenti per affrontare questi problemi in modo appropriato, sostenendo le persone nelle loro situazioni particolari.
  • Un approccio di salute pubblica nel fornire servizi di salute mentale. Oggi è necessario un approccio di salute pubblica in considerazione dell'elevato numero di persone che soffrono di problemi di salute mentale, dell'impatto della pandemia sulla salute mentale (in termini di nuovi bisogni e della frammentazione dei servizi esistenti) (11), e del generale sottofinanziamento in Europa dei servizi di salute mentale rispetto a quelli rivolti alla salute fisica. Il modello a piramide dei servizi di salute mentale proposto dall'OMS (12), che vede alla base il self-care e le cure informali di , per poi progredire verso servizi via via più complessi a seconda della gravità del bisogno, è ben noto e adeguato a sostanziare questa proposta. È giunto il momento per i paesi europei di investire in modo sostanziale nello sviluppo dei servizi di salute mentale e prestare particolare attenzione alle strategie per lo sviluppo del self-care e delle cure informali di . Le persone hanno bisogno sia di cure qualificate sia di un aiuto che sia a bassa soglia, vicino a casa e disponibile in ogni momento. Hanno bisogno di sostegno sociale, riconoscimento e assistenza nel loro ambiente di vita più prossimo, casa e lavoro. Questi aspetti sono i meno sviluppati ma sono i più promettenti per rafforzare la coesione sociale nella società europea che sta uscendo da questo periodo buio di pandemia.
  • Affrontare lo stigma legato ai problemi di salute mentale e adottare un approccio socialmente inclusivo durante l'Anno europeo della salute mentale. Insieme alla MEP Alliance for Mental Health (13) e Global Alliance of Mental Illness Advocacy Networks-Europe (GAMIAN), l' chiede l'istituzione di un Anno europeo per la salute mentale (14) per focalizzare l'attenzione pubblica sulle particolari condizioni di vita delle persone con bisogni di salute mentale. Un anno dedicato a questo tema costituirebbe una grande occasione per tutta la popolazione, professionisti o non addetti ai lavori, per contribuire con maggiore responsabilità a sostenere l'inclusione sociale, soprattutto dopo la pandemia.

 

Traduzione a cura di Luca Negrogno

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* (European Federation of Psychologists' Associations) mira a promuovere lo sviluppo, la diffusione e l'applicazione della in tutte le sue forme e di contribuire a una società più giusta, in Europa e oltre, anche grazie alle competenze della .

Da luglio 2019 l' riunisce le associazioni di 38 paesi europei, inclusi i 27 paesi dell'UE. Il numero di psicologi nei paesi rappresentati da queste associazioni è di circa 350.000.

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http://efpa.eu/news/world-health-dayefpa-calls-eu-to-make-eu4health-count-4mentalhealth2

 

(1) https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/IP_21_1344
(2) https://ec.europa.eu/health/funding/eu4health
(3) https://www.euro.who.int/en/healthtopics/noncommunicable-diseases/mentalhealth/news/news/2012/10/depression-ineurope/depression-in-europe-facts-and-figures
(4) https://www.thelancet.com/journals/lanepe/article/PIIS2666-7762(21)00029-6/fulltext
(5) https://www.who.int/campaigns/world-healthday/2021
(6) https://sdgs.un.org/goals/goal10
(7) Donkin, A., Goldblatt, P., Allen, J., et al. (2017). Global action on the social determinants of health. British Medical Journal Global Health, 3, https://gh.bmj.com/content/3/1/e000603corr1
(8) Huijts, T., Stornes, P., Eikemo, T.A., Bambra, C., & The Hi News Consortium (2017). The social and behavioural determinants of health in Europe: findings from the European Social Survey (2014) special module on the social determinants of health. European Journal of Public Health, 27(1), 55-62. https://doi.org/10.1093/eurpub/ckw231
(9) https://journals.sagepub.com/doi/full/10.1177/14034 94817717448
(10) Siegel, J., Coleman, D.L., & Thea, J. (2018). Integrating social determinants of health into graduate medical education: call for action. Academic Medicine, 93(2), 159-162
https://doi.org/10.1097/ACM.0000000000002054
(11) https://www.who.int/news/item/05-10-2020-covid-19-disrupting-mental-health-services-in-most-countrieswho-survey
(12) https://www.who.int/mental_health/policy/services/4_organisation%20services_WEB_07.pdf?ua=1 p.34
(13) https://www.gamian.eu/activities/mep-alliancemental-health/
(14) https://www.gamian.eu/europeanyearformentalhealth/