, già presidente del CUFO (Comitato Utenti, Familiari, Operatori) del DSM di Bologna, basandosi sui dati di una sperimentazione triennale sostiene che, per curare la mente, si deve anche dare grande importanza al corpo, alla salute fisica e in particolare all'alimentazione.

 

Che cosa c'entra l'Alimentazione con la ?

È la prima domanda che fanno molti partecipanti durante le presentazioni del libro “Alimentazione e ”. Sperimentazioni, insegnamenti e nuove evidenze per integrare le terapie oggi disponibili (ndr. il libro a cura dell'autrice del presente contributo è pubblicato da Pendragon, Bologna, 2019)

Eppure c'entra, eccome se c'entra…

La cosa più evidente a tutti è l'esigenza di contrastare con l'alimentazione gli effetti collaterali degli psicofarmaci, che possono provocare aumento ponderale, diabete e problemi cardio vascolari; inoltre, con l'alimentazione si possono ridurre le intossicazioni dovute al fumo, all'alcol o agli stessi farmaci, che gli utenti utilizzano in abbondanza.

Tuttavia la relazione tra alimentazione e non si ferma qui.

Numerose possibili concause di alcuni disturbi mentali provengono proprio da disfunzionamenti metabolici, e non solo da stress o da ferite psicologiche non rimarginate. Questa è la punta del nuovo iceberg che sta emergendo in questi ultimi anni.

Tempo fa era risaputo: prima di prescrivere una terapia psichiatrica si faceva una indagine accurata su possibili cause fisiche scatenanti; oggi la delega in gran parte questi aspetti ai medici di Medicina Generale, non sempre preparati su questo delicato tema. Lavorando sul tema Alimentazione e , abbiamo scoperto e sperimentato che l'obiettivo non è solo quello di contrastare gli effetti collaterali degli psicofarmaci: numerosi malfunzionamenti fisici non visti, in particolare infiammazioni ed intossicazioni dei tessuti – nervosi, immunitari o endocrini – possono essere all'origine di disturbi psichici anche gravi, come recentemente messo in evidenza dalle università Australiane.

E che cosa crea intossicazioni ed infiammazioni croniche? Certamente il tabacco, l'alcool o le droghe, ma anche certi tipi di cibi, perché oggi il cibo è completamente diverso da quello che mangiavamo 40 o 50 anni fa: è pieno di coloranti, pesticidi, additivi di varia natura anche quando rientrano nei parametri di legge, con numerose sostanze irritanti come ad esempio gli eccessi di glutine; Il cibo industriale odierno non è solo all'origine di numerose malattie croniche derivanti da infiammazione dei tessuti, può anche contribuire o rafforzare i disturbi psichici. Inoltre, il ruolo dell'intestino e quello del microbiota stanno emergendo come molto importanti per la disintossicazione dell'organismo e per la produzione di vitamine e neurotrasmettitori.

Per questo l'alimentazione sana e controllata per la mente risulta fondamentale non solo per contrastare gli effetti collaterali degli psicofarmaci (aumento di peso, difficoltà cardiovascolari, diabete) ma anche direttamente per contribuire a prevenire e ridurre la sofferenza psichica.

Quando si tratta di , si sa che purtroppo il corpo resta spesso il grande dimenticato, viene quasi “rimosso”: dopo che si è stabilizzato il disturbo mentale (compensato come dicono gli esperti), che altro pretendere? Se gli utenti hanno 20 o 30 kg. in più addosso, quale è il problema? Basta partecipare ad un gruppo AMA o a un gruppo di trekking urbano per cercare di perdere qualche chilo in gruppo ed il gioco è fatto….

Ebbene no, secondo noi non basta quello. Secondo chi ha lavorato sul tema Alimentazione e Salute Mentale, bisogna riappropriarsi del tema cibo, re- imparare a cucinare, scegliere in modo consapevole cibi sani e gustosi, evitare quelli dannosi per la mente, contrastare con il cibo l'acidosi dei tessuti, nutrire i propri sistemi nervosi ed endocrini, ma anche nutrire i batteri del nostro microbiota intestinale che lavorano per noi giorno e notte.

Queste sono le nuove evidenze che hanno guidato la nostra formazione e le nostre sperimentazioni, e che richiedono un nuovo approccio alla cura delle persone, anche nell'area della salute mentale, per rimettere insieme corpo e mente.

Siamo una unità inscindibile corpo/mente che va curata con un approccio integrato che preveda non solo psicofarmaci, psicoterapie e recovery, ma che preveda anche alimentazione controllata, attività fisica, meditazione e nutrimenti per la mente, e più in generale una estrema attenzione agli stili di vita equilibrati e sani.

 

L'Istituzione Gian Franco Minguzzi presenta il volume di il 15 maggio 2020 ore 17.30 in videoconferenza.

Ne discutono con l'autrice:
Domenico Berardi, Professore ordinario di , Università di Bologna
Angela Tomelli, Responsabile del CSM S.Giovanni e ffUOC Pianure DSM-DP
Introduce e coordina:
Bruna Zani, Presidente dell'Istituzione G.F Minguzzi

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