L'intervista a sui servizi offerti dalla della e delle scienze umane “Gian Franco Minguzzi – Carlo Gentili”, dove presta servizio come bibliotecario.

– Ci parli della “Minguzzi – Gentili”.

La della e delle scienze umane è un servizio integrato, mette cioè insieme due biblioteche distinte: la Gian Franco Minguzzi, nata per volontà dell'allora Provincia di Bologna poco dopo l'entrata in vigore della Legge 180, con l'obiettivo di documentare il dibattito sviluppatosi intorno alla Riforma psichiatrica e alle diverse forme del disagio; la Carlo Gentili dell'Istituto di Ottonello che, invece, appartiene all'Università di Bologna. Se la biblioteca Minguzzi ha un patrimonio dedicato a , , psicoanalisi ma anche a questioni legate all'assistenza psichiatrica e, più in generale, al benessere personale e sociale, la biblioteca Gentili è più incentrata sulla clinica psichiatrica. 

La Biblioteca Gentili attualmente non prevede uno sviluppo della collezione, mentre la Biblioteca Minguzzi si evolve nel corso degli anni: vengono acquistati 100/150 libri all'anno per mantenere aggiornato il patrimonio e supportare i progetti dell'Istituzione G.F. Minguzzi. Nella scelta dei titoli e delle tematiche da sviluppare ultimamente viene data una particolare attenzione anche a libri capaci di trattare i vari argomenti con un taglio divulgativo, rivolgendosi quindi a un tipo di pubblico anche meno specialistico. 

Quello di provare ad intercettare un pubblico un po' più ampio è un obiettivo verso cui la nostra Biblioteca si sta muovendo ormai da alcuni anni: siamo e restiamo una biblioteca specializzata, quindi un riferimento importante per gli operatori del settore e per gli studenti, ma vogliamo offrire occasioni di informazione anche a chi specialista non è, perché le tematiche legate alla sono di grande attualità ed interesse. Rispetto all'idea iniziale di documentare la Riforma psichiatrica e l'assistenza al disagio personale e sociale, c'è stato nel corso degli anni un ampliamento delle tematiche di interesse della biblioteca. L'attenzione alla va ora oltre ai soli temi della e : del resto la denominazione esatta della Minguzzi-Gentili è Biblioteca della e delle scienze umane e le nostre aree disciplinari riguardano anche le scienze sociali, la storia delle istituzioni sanitarie e assistenziali, le dipendenze, l'esclusione sociale, il sociale e culturale.

– Quali sono stati gli ultimi acquisti della biblioteca?

Come detto, essendo la biblioteca strettamente legata all'Istituzione Gian Franco Minguzzi, anche con gli acquisti ne segue e supporta le diverse attività: alcune sezioni tematiche nascono proprio perché legate a uno specifico progetto e magari vengono sviluppate in maniera particolare solo per un certo periodo. Abbiamo, ad esempio, una specializzazione rispetto alle tossicodipendenze che però attualmente non viene sviluppata come invece magari lo era nel decennio scorso: in compenso al momento abbiamo una attenzione maggiore per le nuove dipendenze e le dipendenze da non sostanze. Sempre a titolo di esempio, abbiamo una sezione “Scuola”, nata da un progetto sulla promozione del benessere a scuola e che raccoglie libri che trattano le questioni legate alla e alla pedagogia da un punto di vista della scuola e che possono essere utili agli insegnanti nel lavoro: rispetto a questa sezione l'aggiornamento ultimamente riguarda in particolare bullismo e cyberbullismo. 

Rispetto agli ultimi acquisti abbiamo ad esempio cercato di coprire quasi tutta la bibliografia esistente sul tema NEET, i giovani che non studiano e non cercano lavoro: visto che c'è stata un'iniziativa di approfondimento sul tema, vogliamo che chi è venuto agli incontri ed è interessato al tema possa trovare nella nostra biblioteca tutti i libri segnalati. Altro filone che abbiamo seguito è quello degli Hikikomori

Negli anni scorsi abbiamo lavorato molto sul e con l'associazionismo della salute mentale, che riguarda in particolare utenti e familiari, acquistando libri e organizzando anche piccoli corsi di alfabetizzazione informatica e sull'uso della biblioteca rivolti alle associazioni. Rispetto a questo tema, svolgiamo un'attività di raccolta informazioni sulle associazioni del nostro territorio e sulle loro attività: in particolare nella sezione del sito “Notizie dal territorio” segnaliamo periodicamente le iniziative non promosse direttamente dall'Istituzione, ma che riguardano le tematiche della salute mentale.  

In generale, quando individuiamo un tema attuale e di interesse, l'Istituzione e la Biblioteca si muovono in maniera coordinata: viene organizzata un'iniziativa, la biblioteca crea un percorso bibliografico a tema e la politica di sviluppo della collezione ha l'obiettivo di rendere disponibili i libri. 

– Quale tipologia di documenti si trovano in biblioteca?

La biblioteca Minguzzi-Gentili mette a disposizione un'ampia documentazione in campo psichiatrico e psico-sociale, con oltre 17.000 libri e 300 titoli di riviste, tra cessate e ancora in corso. Gli abbonamenti ai periodici attivi attualmente sono circa 40 ed essendo una biblioteca universitaria abbiamo anche accesso alle riviste on line e alle banche dati dell'Unibo. Anche il fondo antico, il cui nucleo fondamentale è costituito dai libri appartenuti a Francesco Roncati e agli altri direttori del manicomio, è di particolare interesse storico, come lo sono anche le riviste che partono dai primi del ‘900. Molto poco è invece il materiale multimediale. Essendo una biblioteca della Città Metropolitana abbiamo accesso anche alla biblioteca digitale EmiLib.

 – Quali sono i visitatori più assidui? Si organizzano degli eventi?

Siamo una biblioteca specializzata che nasce con l'idea di rivolgersi in particolare agli addetti ai lavori, ma che cerca di aprirsi a tutte le persone che hanno un interesse per questi ambiti. Le frequentazioni sono in buona parte di studenti: per il resto soprattutto operatori del settore, psichiatri e psicologi, ma anche insegnanti e educatori, il mondo dell'associazionismo che su queste tematiche è molto attivo e semplici cittadini che hanno degli interessi rispetto a qualche tema specifico.  

Vengono organizzati degli eventi dall'Istituzione Minguzzi: la biblioteca ha una propria Commissione scientifico-culturale che suggerisce costantemente possibili incontri e iniziative culturali.